Il Coaching è un valido strumento per facilitare il ragazzo o la ragazza nell’orientamento allo studio dopo il diploma di scuola superiore.
La scelta del percorso di studi è un momento delicato, alcune persone hanno le idee chiare, altre meno, e si trovano davanti a un bivio, reso ancor più complicato dal fatto che alcune facoltà hanno il numero chiuso e richiedono il superamente di difficili test d’ingresso. Simona (il nome è di fantasia, ma la testimonianza è reale) si è trovata in questa fase. In questa intervista ci racconta com’è andata.
Orientamento scolastico con il Coaching, la testimonianza di Simona, dalla provincia di Bologna
Simona, quale bisogno ti ha spinto a rivolgerti al coach Massimo Max Calvi?
“Avevo il bisogno di chiarire i miei dubbi sul mio orientamento universitario. Volevo avere la certezza di avere preso in considerazione tutte le facoltà che potevano interessarmi e, attraverso questo percorso, di poter scegliere quella giusta”.
Avevi mai sentito parlare del Coaching?
“Si, ne avevo già sentito parlare da amici e famigliari, i quali mi hanno detto che in un caso come il mio un coach avrebbe potuto aiutarmi nella scelta, così mi sono rivolta a Max”.
Quanto è durato il tuo percorso con il coach?
“Sono state 8 sedute da un’ora l’una”.
Avrete definito un piano d’azione, è stato difficile?
“No, anzi, il contrario, perché il mio coach attraverso delle semplici domande e ragionamenti, è riuscito a farmi chiarire le idee, e a creare cosi il piano d’azione”.
Ci puoi raccontare quale è stato il piano d’azione che avete definito?
“Inizialmente ho stilato una lista delle facoltà che mi interessavano, mettendole in ordine di preferenza. Successivamente, ho trovato il mio “Ikigai”, per ragionare su quello che vorrei realizzare con le mie passioni e vocazioni, andando a definire le tre facoltà che più mi interessavano. Infine,ho cercato tutte le informazioni sui relativi test d’ingresso e gli open-day. Il Coach mi ha aiutata a mettermi in contatto con esperti del settore per capire meglio i relativi sbocchi lavorativi”
Pensi che il coaching ti abbia aiutato nelle scelte che dovevi fare?
“Assolutamente si. Inizialmente avevo un sacco di dubbi, perché avevo idee molto contrastanti fra loro e il coaching mi ha aiutato a capire quali fossero le più giuste per me”.
Hai raggiunto gli obiettivi che ti eri prefissata?
“Si, perché una volta definita la mia scelta alla fine del percorso, avevo tanta determinazione e questa mi ha portato a completare i miei obiettivi”.
A chi consiglieresti un percorso di coaching?
“A qualsiasi persona debba fare una scelta o abbia dei problemi e si trova nel dover decidere come agire solo attraverso l’analisi delle proprie idee”.
Orientamento agli studi e professionale, il parere del Coach
“Questa esperienza conferma la validità del percorso di orientamento agli studi da me costruito e affinato nel tempo – spiega Massimo Calvi – con una variante che distingue il mio metodo, pur mantenendosi all’interno del quadro etico del Coach. Il Coachee (la ragazza o il ragazzo), dopo il numero necessario di sessioni di Coaching durante le quali ha esplorato, verificato le proprie attitudini, preso le distanze da condizionamenti esterni e individuati punti di forza, talenti, e ostacoli, arriva al punto di dover definire un piano d’azione autodeterminato e un percorso di apprendimento e approfondimento sulla o sulle strade selezionate nell’ambito della partnership con il Coach”.
Nell’ultimo tratto il Coach diventa un facilitatore
“A piano d’azione ormai definito e confermato – continua Massimo Max Calvi – il Coach esce dal ruolo e collabora attivamente con il cliente, facilitandolo nella fase di raccolta di informazioni e degli opend day, ai quali giunge con maggiore consapevolezza, senso critico e autonomia, per poi presentarsi di nuovo, se lo desidera, in sede di Coaching per il feedback. A questo punto, e solo a questo punto, il Coach potrà utilizzare domande esplorative per verificare che la scelta compiuta sia presa in serenità e indipendenza e, soprattutto, sia ‘ego-logica. Con il metodo esclusivo Ikigai ECM Framework sarà possibile mettere a fuoco talenti e aspirazioni, trasformandoli in decisioni chiare e coerenti. Per chi lo desidera, i percorsi possono includere monitoraggi periodici e momenti di condivisione con i genitori.

